È un lago artificiale sorto lungo il corso del fiume Tevere in Umbria, al confine con il Lazio, tra i comuni di Alviano, Guardea e Montecchio.
La sua origine è risale al 1963 con la realizzazione di uno sbarramento idraulico sul Tevere, posto a monte della Diga Elettrica di Nazzano. L'esigenza primaria della sua realizzazione, promossa dall'ENEL, fu quella di regolamentare le acque rilasciate a fini energetici dalla centrale idroelettrica di Corbara, sfruttandole ulteriormente.
Il bacino di Alviano è caratterizzato da una profondità media molto bassa, attestandosi spesso sui 30-50 cm, che ha portato a un rapido e progressivo impaludamento naturale dell'area. Questa condizione ha favorito la proliferazione di una vasta vegetazione acquatica e la creazione di estese aree di canneto e uno dei più grandi boschi igrofili dell'Italia centrale, con ontani neri, pioppi e salici.
Questa inattesa trasformazione ecologica ha reso l'area un habitat ideale per la fauna, in particolare per gli uccelli acquatici migratori e stanziali. Fin da subito, il lago si è qualificato come una cruciale zona di sosta e nidificazione, richiamando migliaia di esemplari e trasformandosi in un'area di forte interesse venatorio.
Grazie all'attivismo ambientalista, l'importanza ecologica ha prevalso: nel 1990 è stata istituita l'Oasi Naturalistica del Lago di Alviano, gestita dal WWF Italia, che copre oggi circa 900 ettari. L'Oasi WWF Lago di Alviano è oggi riconosciuta a livello europeo come Sito di Importanza Comunitaria (SIC) e Zona di Protezione Speciale (ZPS). È una delle più grandi oasi del WWF in Italia e costituisce una delle più importanti garzaie (colonie di aironi) della regione, ospitando specie rare come il falco pescatore, il cavaliere d'Italia, le gru e le oche selvatiche. L'Oasi offre al pubblico percorsi naturalistici, capanni per il birdwatching e un Centro di Educazione Ambientale, dimostrando come un'opera idraulica nata per fini industriali possa evolvere, grazie alla natura e all'impegno umano, in un fondamentale santuario della biodiversità nel cuore del Parco Fluviale del Tevere.
