Con i suoi 1.407 metri di altitudine sul livello del mare, è uno dei rilievi più significativi dell'Appennino tosco-romagnolo ed è universalmente noto per ospitare, poco al di sotto della vetta (a 1.268 metri di quota), la sorgente del fiume Tevere nel territorio del Comune di Verghereto.
Questo massiccio montuoso, che divide la Romagna (provincia di Forlì-Cesena) dalla Toscana e dalle Marche, è un importante spartiacque in quanto dalle sue pendici non sgorga solo il Tevere, ma anche il fiume Savio e altri corsi d'acqua minori.
La vetta è in gran parte ricoperta da una fitta vegetazione, predominano i boschi di faggi e, in alcune zone, di abeti, che limitano la visuale ma rendono l'ambiente suggestivo e incontaminato.
Il legame tra il Monte Fumaiolo e il fiume Tevere è citato da Dante Alighieri nel XXVII canto del Purgatorio come «...il giogo da cui Tever si diserra...».
Oltre al suo valore idrografico e storico, il Fumaiolo è un'importante meta per il turismo di montagna, offrendo una vasta rete di sentieri per il trekking e la mountain bike. L'area è soggetta a vincolo paesaggistico ed è frequentata sia in estate per l'aria salubre e i panorami (che nelle giornate più limpide permettono di intravedere persino la laguna di Venezia) sia in inverno, grazie alla presenza di impianti di risalita e piste da sci, in particolare nelle località limitrofe di Balze e Alfero. La ricchezza d'acqua del massiccio è evidente anche dalla presenza di spettacolari formazioni naturali come la vicina Cascata dell'Alferello, testimoniando la sua funzione di serbatoio idrico per l'intera regione.


