Altri nomiPons Agrippae, Pons Aurelius, Pons Antonini, Pons Valentiniani, Ponte Gianicolense
Tipologiaponte ad archi in muratura (rivestito in travertino), uso originario stradale/pedonale
Collega Rione Regola / via del Pettinari → Piazza Trilussa, Trastevere

ProgettoBaccio Pontelli (attribuito)
Costruito nel 1473-1479
Restauri
  • 1567 — Vignola e Matteo di Castello — rinforzo di uno dei piloni
  • 1598 — (per volontà di Papa Clemente VIII) — restauro del lastricato e dei parapetti dopo alluvione
  • 1877 — Angelo Vescovali — ampliamento con passerelle metalliche sospese su mensoloni
  • 1998-2000 — Gaetano Miarelli Mariani — restauro, rimozione delle strutture ottocentesche e ricostruzione dei parapetti quattrocenteschi
Ponte Sisto è un ponte rinascimentale di Roma che collega il rione Regola (via del Pettinari) con Trastevere (Piazza Trilussa), attraversando il Tevere. È stato costruito dal Papa Sisto IV (Rovere) nel periodo 1473-1479, sulle rovine di un antico ponte romano precedentemente noto come ponte Agrippa o ponte Aurelio. Il ponte ha quattro arcate rivestite in travertino e un’apertura circolare (oculo) al centro sul pilone, utilizzata per alleggerire la pressione delle acque durante le piene. L’attribuzione del progetto originale al Baccio Pontelli è tradizionale (da Vasari) ma molti studiosi la considerano dubbia, data la mancanza di prove documentali certe. Nel corso dei secoli ha subito vari restauri: nel 1567, sotto Papa Pio IV, si rinforzò uno dei piloni affidando i lavori a Vignola e Matteo di Castello; dopo un’alluvione nel 1598 si intervenne su lastrici e parapetti. Nel 1877, per far fronte al traffico crescente, Angelo Vescovali aggiunse passerelle metalliche laterali sospese su mensoloni, che col tempo si deteriorarono. Tra il 1998 e il 2000 il ponte è stato restaurato: Gaetano Miarelli Mariani ha rimosso le strutture ottocentesche e ha ricostruito i parapetti in stile quattrocentesco, ripristinando l’aspetto originale. Durante i restauri, le due lapidi apposte da Sisto IV a memoria della costruzione furono rimosse per essere preservate, e i loro testi furono trascritti sui nuovi parapetti. Oggi il ponte è pienamente funzionale come collegamento pedonale e veicolare leggero.
TiberIA