È un'area archeologica di grande rilevanza, situata in prossimità della città di Orte (VT). Questo porto fluviale era uno snodo di massima importanza per il traffico commerciale sul fiume Tevere in età repubblicana e imperiale, fungendo da collegamento essenziale tra l'Urbe e l'entroterra dell'Umbria e della Tuscia.

Seripola fu un approdo attivo per un periodo lunghissimo, le tracce archeologiche indicano un utilizzo che va dal V secolo a.C. fino ad almeno il XII-XIII secolo d.C. La sua posizione strategica, dove il Tevere era ancora facilmente navigabile con imbarcazioni adatte, lo rendeva il punto ideale per lo smistamento di merci pesanti e voluminose. I reperti suggeriscono che il porto non fosse solo una banchina di scarico, ma un vero e proprio insediamento complesso, con una parte residenziale a nord e strutture produttive a sud. Gli scavi, iniziati negli anni '60 in occasione della costruzione dell'Autostrada del Sole, hanno rivelato i resti di botteghe, magazzini (horrea) e un'area termale.

La decadenza definitiva del porto, già influenzata dall'apertura di importanti vie terrestri consolari come la Via Amerina, è tradizionalmente legata alla costruzione del monumentale Ponte di Augusto sul Tevere nel II secolo a.C. Questo ponte limitò probabilmente la navigazione a monte per le imbarcazioni più grandi.

Oggi, l'area di Seripola non è solo un sito archeologico visitabile, ma è anche un punto di riferimento per le attività fluviali, con la possibilità per i visitatori di risalire il Tevere in canoa e approdare all'interno dell'antico porto.

TiberIA