L'Arsenale Clementino Pontificio è un complesso monumentale settecentesco di straordinario interesse, situato a Roma nei pressi di Porta Portese e dell'antico Porto di Ripa Grande.

La sua costruzione fu voluta da Papa Clemente XI Albani e l'opera fu commissionata dalla Camera Apostolica nel 1714 e ultimata l'anno seguente. L'attribuzione progettuale rimane incerta, con alcuni studiosi che propendono per Carlo Fontana (che operava nelle vicinanze, al complesso di San Michele a Ripa) o per l'ingegnere idraulico Contini

Lo scopo dell'Arsenale era duplice e strettamente legato al fiume Tevere: serviva alla costruzione, riparazione e manutenzione della flotta pontificia di piccole imbarcazioni, utilizzate principalmente per il traffico mercantile e il controllo delle vie d'acqua dello Stato Pontificio.

L'impianto originario si estendeva su una superficie di oltre 1000 mq e presenta una struttura caratterizzata da due grandi arcate a sesto acuto nelle navate principali. Queste aperture erano specificamente realizzate per consentire l'ingresso e l'uscita delle navi direttamente nell'Arsenale dal Tevere, tramite un sistema di bacini o scali di alaggio, testimoniando un'architettura industriale funzionale all'attività fluviale.

L'Arsenale svolse la sua funzione vitale per circa due secoli, fino alla fine del XIX secolo. Il suo destino fu segnato dalla realizzazione dei Muraglioni del Tevere dopo l'Unità d'Italia. I muraglioni, costruiti per la difesa idraulica di Roma, separarono fisicamente l'Arsenale dal fiume, rendendo impossibile l'accesso diretto delle navi e vanificando la sua funzione. Conseguentemente, l'edificio perse la sua utilità pratica e venne utilizzato per decenni come deposito di materiali.

Il complesso è oggi oggetto di un ambizioso progetto di restauro e rifunzionalizzazione, finanziato dal Ministero della Cultura, che mira a trasformarlo nella nuova sede della Fondazione La Quadriennale di Roma, con l'intento di restituire alla cittadinanza un rinnovato spazio culturale e ristabilire, almeno simbolicamente, un dialogo tra l'edificio e il Tevere.

TiberIA