Area portuale e sportiva che si sviluppa sulla sponda sinistra del fiume Tevere, all'altezza del Lungotevere Arnaldo da Brescia a Roma.

Non si tratta di un porto commerciale storico (come il porto di Ripa Grande o il porto di Ripetta), ma di una darsena moderna, realizzata dopo la costruzione dei Muraglioni, con lo scopo di mantenere viva la vocazione fluviale di Roma, specialmente per il tempo libero e lo sport.

Lo Scalo prende il nome da Francesco de Pinedo (1890-1943), celebre aviatore italiano autore di storiche trasvolate oceaniche negli anni Venti e Trenta.

La darsena è nata come punto di ormeggio e sede di circoli nautici e canottieri, che sono stati tra i promotori del canottaggio a Roma, usando lo Scalo come base operativa per l'allenamento sul Tevere.

Topograficamente, lo Scalo de Pinedo è un'insenatura artificiale che penetra il Lungotevere, consentendo l'accesso e l'ormeggio delle imbarcazioni al riparo dalla corrente principale del fiume. Questa tipologia di scalo si è resa necessaria proprio a causa dell'imponente opera dei muraglioni, che hanno eliminato ogni banchina naturale.

TiberIA